http://iphone.news.tecnozoom.it/accessori/orologio-apple-iwatch-si-fara-parola-di-tim-cook-post-10195.html

L’orologio tecnologico Apple iWatch si farà o almeno così sembra dover aver letto le parole di Tim Cook, l’AD di Apple che ha preso le redini della società dal momento dell’aggravamento della malattia di Steve Jobs. Secondo quanto riferito in seguito a una recente intervista alla conferenza D11, i computer indossabili: “Non possono essere occhiali (e qui il riferimento ai Google Glass è piuttosto evidente NDR) perché sono poco comodi e pratici come qualcosa che si indossa al polso. Questo settore sarà uno dei principali ambiti di interesse pe Apple. Per convincere gli utenti a comprare un computer indossabile, che è una cosa mai provata prima, dev’essere davvero rivoluzionario. Se chiedessimo a un gruppo di giovani quanti portano l’orologio, quanti direbbero sì?“. Come a dire: iWatch si farà, ma dovrà essere necessariamente distuptive.
Anche l’iWatch di Apple, atteso e mai confermato orologio intelligente della casa di Cupertino, potrebbe essere dotato di un lettore di impronte digitali, esattamente come il futuro iPhone 5S. Lo afferma Brian White, analista della Topeka Capital Markets. Secondo le informazioni raccolte, infatti, anche questo “smartwatch” sarebbe dotato di questo dispositivo di sicurezza per accedere alle funzioni sue e del telefono. Un sistema ideato non solo per proteggere la privacy del proprietario, ma anche per difenderne i dati sensibili ed eventualmente le carte di credito. Infatti con i prossimi Melafonini dovrebbe essere possibile ancora di più effettuare acquisti utilizzando un proprio account personale con memorizzata la carta di credito. Per rendere tutto sicuro, però, Apple avrebbe ritenuto necessario porre una password sicura e inequivocabile al suo dispositivo. Una con la quale tutti noi siamo nati.
Peccato, però, che questo orologio potrebbe anche non vedere mai la luce. Questo almeno è ciò che pensa Jean-Louis Gasséè, ex manager della casa di Cupertino, che ha fatto girare il sospetto che questo fantomatico nuovo prodotto sia in realtà solamente una voce messa in giro ad arte dall’azienda stessa, con l’obiettivo di confondere le idee agli avversari e, magari, portarli a investire tempo e risorse in un progetto nel quale lo stesso Tim Cook non sembrerebbe credere. Oppure il motivo potrebbe persino essere ancora più oscuro.
Sul Web, infatti, gira persino il sospetto che la voce dell’iWatch sia stata creata per poter filtrare i collaboratori e scoprire se sia presente qualche talpa nell’organigramma di Cupertino che ha iniziato a far girare voci e progetti, distruggendo di fatto quel senso di segretezza che da sempre ha contraddistinto i progetti della Mela (come sembrano lontani i tempi in cui persino la forma e l’esistenza dell’iPhone erano in dubbio a pochissimi giorni dall’annuncio ufficiale). Non sarebbe la prima volta che la Mela si lancia in simili missioni: già qualche anno fa Steve Jobs aveva tentato qualcosa di simile con il fantomatico progetto Asteroid. Un’ultima possibilità, però, sarebbe quella della falsa voce messa in giro per coprire in realtà il nuovo progetto. Un’idea innovativa che, però, è stata nascosta con il falso prodotto iWatch, così da giustificare il fermento negli uffici Apple senza per questo scoprire le carte troppo presto.
Dell’iWatch, è bene dirlo, si parla ormai da anni. Quando abbiamo controllato nel nostro archivio quante volte ne avevamo parlato sulle pagine di iPnews, abbiamo trovato un articolo risalente al 2010. Fino ad oggi, però, nulla si è visto di ufficiale e concreto. Non molto tempo fa un ex dipendente Apple ha iniziato a lasciar intendere che questa volta potremmo davvero essere prossimi ad un rilascio ufficiale. Si chiama Bruze Tognazzini, americano di chiare origini italiane, e affermava di aver lavorato allo sviluppo delle interfacce umane a Cupertino.
Secondo Tognazzini gli smartwatch sarebbero ormai solo una questione di tempo. Qualche modello è già presente, ma è ben lontano dalle caratteristiche di ergonomia e praticità che ne farebbero un prodotto Apple. Nei laboratori di Cupertino, invece, starebbe finalmente iniziando a girare un prototipo, che funzionerebbe come una sorta di chiave digitale da polso in grado di sbloccare senza codice iPhone, Mac e forse anche PC attraverso un apposita periferica. Persino le password potrebbero essere gestite attraverso questo apparecchio, al cui interno verrebbe piazzato il chip NFC che manca all’iPhone 5. Non mancherebbero l’integrazione con Siri e molte altre funzioni minori.
Semplici congetture, certo, ma che alcuni media molto influenti hanno preso decisamente sul serio. Tra questi vi sono il New York Times e il Wall Street Journal, non proprio gli ultimi arrivati nel mondo dell’informazione. Entrambi i quotidiani, in vari modi, hanno parlato di un prototipo di iWatch che starebbe girando dalle parti di Cupertino. Sarebbe stato realizzato tramite una speciale variante di vetro ricurvo, che si adatterebbe facilmente al polso e sarebbe in grado di associarsi perfettamente alla piattaforma iOS di Apple. Rispetto alla diretta concorrenza, naturalmente, avrebbe una tecnologia più raffinata e perfettamente studiata per funzionare con iPhone e iPad.
Al momento, però, a Cupertino tutto tace. La sensazione è che questa volta qualcosa di concreto dovrebbe esserci, altrimenti non si spiegherebbe il continuo tam tam di questi ultimi tempi. Resta da vedere, però, se si tratterà di un prodotto rivoluzionario, come pensano alcuni, o di un salto nel vuoto senza speranza, come invece ritengono altri. Senza escludere l’ipotesi del fake.
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