http://iphone.news.tecnozoom.it/applicazioni/app-store-pirata-per-iphone-e-ipad-in-cina-senza-jailbreak-post-10393.html

È possibile che in Cina esista un App Store pirata per iPhone e iPad che consenta di scaricare applicazioni gratuitamente senza l’utilizzo del jailbreak? A quanto pare la risposta è sì. Un sito scoperto da poco, ma esistente da ormai più di un anno. Il fatto di essere accessibile solamente dagli IP presenti sul territorio cinese gli ha consentito letteralmente di rimanere nell’ombra, senza che nessuno in America se ne avvedesse, fino ad oggi. Eppure questo negozio virtuale rappresenta il sogno di tutti coloro che desidererebbero scaricare senza pagare ogni singola applicazione pensata per il Melafonino e il suo “fratellone” tablet. Il suo nome è KuaiYong.
Dietro a questo nome tanto esotico per le nostre orecchie, si cela in realtà una traduzione abbastanza banale, ovvero “usalo velocemente“. Gli utenti che sono solito ad usarlo, in effetti, faranno bene ad utilizzare questo servizio finché possono, dato che sembra davvero difficile, ora che Tim Cook ne sarà venuto a conoscenza, che da Cupertino non giungano dei provvedimenti. Solamente un’eventuale legislazione lacunosa nei confronti della protezione del diritto d’autore, infatti, potrebbe rendere difficoltosa la chiusura di questo sito, che nonostante un tentativo piuttosto blando da parte dei creatori di difenderlo come una versione “più semplice e utilizzabile dal pubblico cinese di iTunes”, non può essere definito in nessun altro modo che un negozio online pirata e illegale.
Come funziona un sito del genere? Secondo le informazioni che è stato possibile raccogliere, pare che il tutto si basi su un particolare software e alcune interfacce Web presenti sul sito 7659.com, completamente irraggiungibile dall’Italia. Qui è possibile trovare un misto di licenze Apple duplicate e alcuni ID developer con i quali è fisicamente possibile evitare i controlli di autenticità dell’iPhone, il quale crede erroneamente di essere connesso ad una versione legittima di iTunes. I controlli vengono bypassati e il gioco è fatto. Al momento non sono giunte dichiarazioni da parte di Cupertino e probabilmente il fatto che il sito non fosse raggiungibile al di fuori della Cina contribuirà non poco alla decisione con la quale la Mela deciderà o meno di agire.
Presumibilmente si dovrà aspettare che i legali della società capiscano bene da che parte poter attaccare la cosa, dato che la Cina non si è proprio resa famosa negli anni per la facilità con la quale si possono difendere i propri diritti d’autore.
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