http://iphone.news.tecnozoom.it/applicazioni/google-maps-non-incentiva-il-download-di-ios-6-post-9949.html

Google Maps, per molti versi, ha messo in luce uno dei motivi principali per cui Apple adotta una determinata scelta di business: spingere gli utenti ad avere sempre l’ultimo modello di iPhone o comunque il sistema operativo non aggiornato. Con questa scelta, opinabile ma legittima, si spiegano alcune limitazioni di Apple Mappe sugli iPhone più vecchi, come il 3GS e il 4, nonostante il sistema operativo iOS 6 sia installabile liberamente. Certo, alcune volte si tratta di pure limitazioni hardware, ma in altre occasioni si nasconde una ben precisa scelta di marketing. Google non ha questo genere di problemi, almeno non nei confronti di Apple. Non sorprende, quindi, che l’arrivo di Google Maps sull’app store abbia di fatto rimandato per molti utenti l’aggiornamento del sistema operativo del proprio iDevice, che poteva diventare obbligato nel caso di mappe sull’app “vecchia” sempre più datate.
La questione, però, può anche essere letta in altro modo. Alcuni utenti avevano scelto di non passare ad iOS 6 proprio perché spaventati dalle recensioni negative (a dir poco) che riceveva di continuo Apple Mappe, unico servizio di cartografia integrato nel sistema operativo della Mela. Passare ad iOS 6 significava doversi adattare alla Web app di Google Maps, che non era proprio il massimo della vita. L’arrivo dell’app ufficiale, però, nonostante tutto un difetto lo ha: non è integrata nel sistema operativo, per cui tutti i link di negozi, coordinate e simili punteranno sempre per forza ad Apple Mappe e non al sistema della Grande G. Ovviamente si tratta di un difetto da parte di Cupertino e non di Mountain View, ma tanto è bastato per far rallentare in maniera significativa gli aggiornamenti dei sistemi operativi mobili ad iOS 6.
Secondo i dati diffusi da Chitika, una società di analisi americana, dal giorno del rilascio di Google Maps i dispositivi collegati alla rete e dotati di iOS 6 sono passati dall’essere il 72,77% del totale al 72,94%. Insomma, un aumento del tutto trascurabile. Nemmeno quando Google Maps è arrivata sul podio delle app più scaricate si è notato un incremento dei download del sistema operativo.
In linea di massima, la sensazione è che chi aveva intenzione di passare al nuovo livello di iOS l’ha ormai già fatto, a prescindere dall’arrivo o meno di Google Maps come app a sé stante. Apple stessa sperava che l’esordio di Maps, per quanto fosse deleterio per il software proprietario, potesse portare ad un incremento dell’utenza su iOS 6, ma questo non è avvenuto.
In linea di massima, la cartografia di Apple è uscita sconfitta da questa vicenda su tutti i fronti. Non solo non è apprezzata, ma il software che l’ha rimpiazzata non è nemmeno servito ad aumentare il download di iOS 6. Praticamente tutto ciò che poteva andare male, lo ha fatto, come recita la “legge di Murphy”.
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