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WhatsApp sarà a pagamento anche su iPhone. Lo ha confermato Jan Koum, amministratore delegato della software house omonima che ha creato l’app. La notizia è poi rimbalzata sul noto portale TechCrunch, per poi diffondersi a macchia d’olio in tutto il mondo. Anche per gli utenti della Mela, quindi, l’applicazione smetterà di poter essere usata gratuitamente, anche se, c’è da dire, sull’App Store il primo download era sempre stato a pagamento, mentre su Android e compagnia era invece gratuito. Il nuovo modello, però, prevederà un pagamento davvero insignificante, dato che WhatsApp per funzionare avrà bisogno di 1 $ ogni anno, pari a circa 80 centesimi al cambio attuale.
Come dover ricomprare WhatsApp ogni anno, ma c’è da dire che questa notizia, per certi versi prevista, non dovrebbe causare troppo scompiglio. Questi 80 centesimi (presumibilmente 89, secondo la politica di Apple), infatti, sono un obolo davvero insignificante per un’app che, di fatto, permette di risparmiare decine di euro ogni mese. Per i (pochi) utenti che non lo conoscessero, infatti, WhatsApp è un programma di messaggistica per smartphone in grado di collegarsi direttamente al proprio numero telefonico. Contrariamente ad altri concorrenti, come ad esempio Skype, non necessita di collegare amicizie o chiedere autorizzazioni agli altri utenti.
Se qualcuno usa WhatsApp, noi lo sapremo e gli potremo mandare un messaggio immediatamente, anche se l’abbiamo appena conosciuto. Una differenza significativa, che ha probabilmente causato la prima grande crisi degli SMS, in quanto l’utilizzo del traffico dati di WhatsApp consente di mandare messaggi ad un costo di esercizio quasi nullo.
Anche ora che diverrà a pagamento, quindi, WhatsApp rimarrà una delle app più popolari su tutti i cellulari del mondo. La sua forza, infatti, è anche il fatto di essere presente anche su altri sistemi operativi, che con esso possono così comunicare tra di loro quasi gratuitamente. È infatti disponibile per Android, BlackBerry OS, Windows e Symbian.
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