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Un nuovo brevetto depositato da Apple potrebbe aver anticipato una caratteristica davvero molto interessante del nuovo iPhone 5 in uscita a ottobre. Si tratta della messa a fuoco multipunto, un sistema che consentirebbe di scattare fotografie ancora più nitide e, soprattutto, basando la messa a fuoco su più soggetti e non solo su un unico protagonista.
Si tratta di un sistema estremamente sofisticato, che potrebbe effettivamente essere implementato nel nuovo iPhone. Da un punto di vista concettuale è molto semplice da immaginare, anche se poi la sua realizzazione, come spesso accade, è tutta un’altra cosa. In pratica il sistema è composto ovviamente dal sensore con ottica della fotocamera, dallo schermo multitouch dell’iPhone (o iPad o iPod Touch) e da un processore supplementare rispetto a quello che già monta il telefono in questione. La mole di calcoli che il dispositivo sarebbe costretto ad elaborare, infatti, non consentirebbe di continuare con l’architettura attuale, che prevede che i calcoli della fotocamera vengano eseguiti dal processore principale. Attraverso la pressione dei punti da mettere a fuoco sullo schermo touchscreen, il processore è in grado di mettere a fuoco e regolare l’esposizione di una fotografia seguendo due soggetti o forse anche di più. Il brevetto Apple, tra l’altro, parla anche della possibilità di seguire i soggetti in questioni, che significherebbe la possibilità di usare questo sistema di messa a fuoco anche per i video e non solo per le foto fisse.
Apple potrebbe seriamente prendere in considerazione la possibilità di installare questo sistema sul nuovo Melafonino, ignorando così momentaneamente la possibilità di alzare ulteriormente i Megapixel della macchina fotografica. I sensori da oltre 13 Megapixel per i sistemi mobili, infatti, non sono ancora eccessivamente sviluppati, anche se esistono già smartphone che superano questa soglia.
Tralasciando il Nokia 808 PureView, che è quasi una fotocamera in grado di telefonare più che uno smartphone, pensiamo anche al vociferato Sony Xperia GX, dotato di sensore da 13 Megapixel. Questi sono solo due esempi, ma esiste la possibilità che a Cupertino preferiscano rallentare un attimo la corsa al Megapixel per concentrarsi su una caratteristica più originale e, forse, più utile del mero aumento della sensibilità, a volte più nominale che effettivo. Resta da capire se l’iPhone 5 avrà veramente spazio per il processore addizionale richiesto da questo nuovo sistema.
Voi cosa ne pensereste? Credete che possa essere una buona idea ignorare l’aumento della sensibilità della fotocamera del nuovo iPhone 5 (rimanendo così a 8 Megapixel) a vantaggio dell’installazione di una nuova e intrigante tecnologia come la messa a fuoco multipunto?
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