
La Fair Labor Association, l’associazione no-profit per i diritti umani dei lavoratori, in un nuovo report ha dichiarato che Foxconn ha completato il 100% delle 195 correttive richieste, anticipando in questo modo il tempo prestabilito di luglio 2013.
Foxconn, azienda nota a tutto il mondo come produttrice di componenti elettronici per Apple, Motorola e molte altre aziende, nel 2010 era entrata nel mirino dei media e della Fair Labor Association per via delle scarse condizioni di lavoro a cui i dipendenti erano sottoposti e per i numerosi suicidi o minacce che sempre più spesso emergevano dall’azienda cinese. Proprio per queste ragioni, Foxconn venne presa di mira dalla Fair Labor Association, che ad inizio di quest’anno condusse delle interviste su circa 35.000 dipendenti dell’azienda.
Dopo l’intervento della FLA, Foxconn promise ad Apple e a tutti gli altri principali clienti, di ridurre le ore di lavoro dei dipendenti, migliorare la sicurezza sul lavoro ed aumentare i salari dei propri dipendenti. Per far fronte a ciò, il presidente dell’azienda assunse anche delle nuove figure professionali specifiche, con il compito di vigilare sull’operato del management.
A meno di un anno dall’inizio di questa ristrutturazione aziendale, oggi la Fair Labor Association promuove gli sforzi condotti da Foxconn dichiarando che tutte le richieste avanzate nel corso delle ispezioni agli stabilimenti sono state soddisfatte, in particolare, sono state adottate nuove misure di sicurezza, sono state aumentate le pause di lavoro ed è finalmente presente una rappresentanza sindacale all’interno dell’azienda. Un aspetto per ora non trattato, su cui Foxconn dovrà lavorare per raggiungere la promozione totale da parte della FLA è la riduzione delle ore di lavoro dei propri dipendenti.
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